La camera da letto è lo scrigno segreto della coppie. È il luogo dell’incontro con l’altro e con se stessi, è il luogo dell’intimità. Sotto le lenzuola i problemi sono molto più diffusi di quanto possiamo immaginare poiché si è assai restii a parlarne sia con amici che con professionisti. Tali problematiche riguardano, oltre che gli uomini, anche le donne infatti molte soffrono di anorgasmia ossia la difficoltà a raggiungere l’orgasmo in seguito alla sollecitazione sessuale sia da sole (per chi la pratica), che in coppia.
La complessità dell’orgasmo femminile è un campo di studio assai fecondo nella sessuologia che per anni ha dato maggior attenzione a quello maschile probabilmente perché ha un ruolo ben preciso per la prosecuzione della specie. L’orgasmo femminile è provocato dalla stimolazione diretta o indiretta della clitoride, organo posto all’interno delle piccole labbra, che ha una dimensione di 1-2 cm, con un prepuzio e ha la capacità erettile, infatti, si ingrossa durante la fase di eccitamento. Insomma una sorta di piccolo pene!
Solitamente la stimolazione della clitoride avviene dall’esterno, ma di recente si è scoperto che esiste una sua estensione anche interna, nella parete anteriore tra vulva e vagina. Questo potrebbe spiegare che i due orgasmi femminile, il clitorideo e il vaginale, solitamente considerati distinti, siano dovuti alla stimolazione interna ed esterna dello stesso organo. La clitoride presenta circa 8.000 terminazioni nervose, il doppio rispetto a quelle maschili, e raggruppate in una superficie molto più piccola rispetto al pene quindi questo implicherebbe che la donna più provare un piacere molto più intenso. Ma questo non basta! Per il raggiungimento dell’orgasmo sono necessarie componenti cognitive, emotive e relazionali.
Anche se le donne sono fisiologicamente fornite di un organo così piccolo ma “potente” per il piacere, molte soffrono di anorgasmia che può essere parziale, se riferita solo all’orgasmo interno o vaginale, o totale, se coinvolge anche l’orgasmo clitorideo.
Inoltre è importante distinguere se l’incapacità di raggiungere il piacere si manifesta in presenza di un partner ma non nella masturbazione (in tal caso si parla di anorgasmia relativa), se invece l’orgasmo è assente anche nella masturbazione si parla di anorgasmia assoluta. Il culmine del piacere è per molte coppie un banco di prova, una conferma della propria ars amatoria e tale atteggiamento diviene fonte di ansia che innalza un muro invalicabile per il piacere.
L’orgasmo non è un atto di volontà, non lo si può raggiungere a comando. Esso è un momento di intenso piacere che completa il percorso di godimento delle sensazioni erotiche grazie al clima di fiducia e di intimità con l’altro e con se stessi. L’anorgasmia femminile può scaturire dall’incapacità di abbandonarsi al piacere, rendendo il rapporto sessuale rigido. Queste donne riescono a concedersi solo fino ad un certo momento del rapporto poi entrano in un blocco percettivo mettendo in atto dei comportamenti che, invece di agevolare l’orgasmo, lo allontanano. Probabilmente sono donne che non riconoscono a stesse la capacità di raggiungere il piacere o forse considerano l’orgasmo come qualcosa di sbagliato e quindi che non va vissuto.
Fortunatamente oggi il tabù dell’orgasmo femminile è combattuto su più fronti, sia grazie ad una informazione capillare sul web, sia grazie ad aziende che producono e sponsorizzano prodotti specifici per il piacere femminile e di coppia come LoveLab, su brevetti e sperimentazioni totalmente made in italy.
In particolare il prodotto Secret of Happiness (lo suggerisce il nome stesso) vuole aiutare le donne a raggiungere l’orgasmo, cercando di sfatare il tabù anche con un packaging divertente e sfizioso e permettendo l’acquisto online (per le più timide) oltre che nei negozi concept store, drugstore, profumerie, in molte farmacie e supermercati.
Basta vergognarsi! È fondamentale percepire, assecondare e gustare le sensazioni che attraverso la mente divengono emozioni e infine piacere. In questo modo impariamo ad ascoltare noi stessi e ad entrare in contatto con l’altro costruendo una relazione soddisfacente e serena.