Home Arte Erik Johansson – Ritoccare la realtà con l’uso dell’immaginazione
Erik Johansson

Erik Johansson – Ritoccare la realtà con l’uso dell’immaginazione

di Valentina Papaccioli

Un grande pittore svizzero di nome Paul Klee, che usò l’astrattismo come punto di partenza per poi rifondare una pittura che rappresentasse in maniera libera il mondo delle idee diceva: “L’arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non sempre lo è.” Questo è il concetto su cui mi sono soffermata imbattendomi pochi giorni fa su alcune opere di un artista svedese, classe 1985, di nome Erik Johansson.

Erik è conosciuto come il mago delle illusioni ottiche che riesce a dar vita a fotografie insolite e, nella maggior parte dei casi, impossibili. Lui non cattura i momenti, bensì le idee! La fantasia di quest’uomo riesce a superare addirittura le leggi della fisica, avvalendosi di programmi illustri di fotoritocco per astrarre e stravolgere le sue fotografie. Infatti Johansson afferma:

“Lavorare con il ritocco è un po’ come dipingere un quadro.”

Basterebbe osservare qualcuna delle sue fotografie per rendersi conto di quanto questo artista manipoli la realtà rendendola surreale, ai confini di un mondo fantastico, utilizzando persone qualsiasi e oggetti raffiguranti la quotidianità. Come, ad esempio, la donna che porta a spasso un cane sospeso tra i palloncini colorati, oppure l’artista che stira se stesso con addosso la camicia o, ancora, l’artista che trascina un manto stradale quasi come fosse una coperta.

lazy dog Johansson

Lazy Dog, 2007

iron man erik Johansson

Iron Man, 2008

Go your own road Johansson

Go Your Own Road, 2008

Addirittura alcune sue foto, in particolare quelle che ritraggono le automobili, sono state usate dalla Transportation Accident Commission in Australia per illustrare il disorientamento che può verificarsi quando si guida sotto l’effetto di droghe.

Common sense crossing Johansson

Common Sense Crossing, 2010

Che dire, quindi, a parte il fatto che Erik Johansson è un giovane talento gode di una fervida immaginazione?

O forse è semplicemente un giovane come tanti, stanco di una realtà troppo cruenta e superficiale, che idealizza la sua di realtà.

L’arte contemporanea, come si sa, può piacere o può non piacere. Di sicuro è un tipo di arte molto concettuale dove non basta semplicemente osservarla per poterla apprezzare, ma bisogna entrare in contatto con lei, cercare di capirla nel profondo. E sono certa che, sfogliando il portfolio di Erik Johansson, ci sia almeno una fotografia che possa un po’ piacervi. Almeno lui è uno di quelli che ha saputo usare un programma avanzato come Photoshop non semplicemente per eliminare le occhiaie sul viso di una bella modella, ma per catturare idee e dare stravaganti alternative alla realtà che ci circonda.

Vi lascio l’indirizzo della sua pagina facebook e del suo sito per dare un’occhiata alle sue opere. Sono sicura che un pochino riuscirete a spaziare anche voi con l’immaginazione come ho fatto io.

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