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Le vette incantate di Innsbruck

di Angelo Capasso

Se anche voi siete allergici a mare e spiaggia, se la sabbia è un vostro nemico naturale, l’estate non deve diventare necessariamente una condanna, basta scegliere di spostarsi a quote più alte, in luoghi magici come InnsbruckA dirla tutta a me il mare piace tantissimo (decisamente meno la spiaggia), ma l’anno scorso mi organizzai per le vacanze con la mia dolce metà, suo fratello e la sua ragazza e, siccome quest’ultima è più fotosensibile di un vampiro albino, optammo per una meta alpina, lontana da salsedine e ombrelloni. Mai scelta si rivelò più giusta, visto che quei quindici giorni di soggiorno si sono trasformati in un brevissimo sogno ad occhi aperti dal quale non volevamo assolutamente più risvegliarci:  ragion per cui ci siamo ritornati anche per festeggiare il Natale sulla neve!

innsbruck-1263172_1920Soprannominata la Capitale delle Alpi, questa città nel cuore della contea principesca del Tirolo è una vera e propria oasi incantata che si eleva a un’altezza compresa tra i 574 e 2.350 metri di quota. Contrariamente agli stereotipi sulla montagna, è una località che, tra servizi, relax e diventimento, offre intrattenimento a 360 gradi e può essere una valida meta non solo per le vacanze invernali ma anche per le ferie estive.

Le buone ragioni per visitare almeno una volta le vette incantate di Innsbruck sono veramente innumerevoli, ma a mio avviso merita almeno due visite nella vita, in due stagioni differenti, per poter godere delle diverse sfumature che la caratterizzano!

5 motivi per visitare Innsbruck in estate

1. Sport Estivi: Innsbruck con le sue vallate, i suoi panorami e i suoi percorsi alpini offre un ventaglio infinito di possibilità per gli amanti degli sport all’aria aperta: tra escursionismo, arrampicate, nuoto, ciclismo, jogging, equitazione e golf c’è l’imbarazzo della scelta. Durante il soggiorno io e la mia ragazza ci siamo dedicati al trekking e abbiamo adorato la Nordkette, una montagna panoramica che si trova al nord della città e che incarna perfettamente  la simbiosi tra architettura urbana e fascino della natura.

2. Cultura: in estate le note della migliore musica musica barocca, jazz e contemporanea risuonano per le vallate grazie alle numerose manifestazioni musicali, la maggior parte della quali si svolgono tra giugno e settembre. Sempre in questo periodo il ritmo della musica accompagna i passi dei ballerini protagonisti della rassegna di danza contemporanea Innsbrucker Tanzsommer. Tra palazzi storici come il Castello imperiale e le linee morbide e nivee di strutture come la funivia dell’Hungerburgbahn, l’architettura del capoluogo tirolese attraversa i secoli, senza contare i numerosi musei e le gallerie d’arte. Eppure è  il Castello di Ambras che mi ha regalato le emozioni più vivide grazie a un vero e proprio viaggio nel tempo che avviene una volta all’anno: nel giorno di Ferragosto una festa a tema trasporta il visitatore nel 1500, in piena corte rinascimentale, dove riecceggiano i fasti del mecenate e arciduca Ferdinando II.

3. Il Tettuccio d’Oro: anche se il castello di per sè è un piccolo capolavoro, l’esperienza che mi ha maggiormente emozionato è stato il tetto d’oro dell’edificio del Neuhof. Sfarzosamente ricoperto con più di 2.600 tegole a scaglie di rame dorato, sovrasta la città e veglia su tutti i suoi ospiti. Al tramonto, quando è illuminato dai raggi del sole, i riflessi trasformano il tetto in un magico gioco di luci che ha regalato a me e la mia compagna uno dei momenti più romantici della nostra storia.

Innsbruck - Austria

4. Natura incontaminata (verde): l’ideale per dimenticare per qualche giorno il caos delle metropoli è  visitare i villaggi a sud di Innsbruck, che si trovano ai piedi della montagna olimpica del Patscherkofel. Nei boschi di pini cembri, in particolare nel sentiero panoramico Zirbenweg, si possono trovare aree estese di arbusti bassi con  mirtilli, morette, ginepri, gramigna: vi sembrerà di attraversare un bosco fatato, ammaliati dalla sensazione che da un momento all’altro uno gnomo possa far capolino lungo il tragitto.

5. Laghi: perchè non inserirli nella natura incontaminata? Perchè per loro trasparenza i laghi meritano una menzione a parte, che smantella qualsiasi clichè sui bacini d’acqua troppo spesso considerati alla stregua di stagni. Durante l’estate i laghi balneabili di Innsbruck e dei villaggi limitrofi sono secondo me una rinfrescante tappa obbligata. Su tutti consiglio il lago balneabile Lansersee, che ha convinto addirittura la mia futura cognata, notoriamente “idrofoba”, a immergersi nell’acqua (e vi assicuro che è un evento più raro di un miracolo).

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5 motivi per visitare Innsbruck in inverno

1. Sport invernali: tra sci, snowboard, slittini, arrampicate sul ghiaccio, sci-alpinismo non esiste uno sport sulla neve che non sia praticabile a Innsbruck. I suoi impianti permettono di dedicarsi a qualsiasi attività sportiva invernale, indipendentemente dalla preparazione fisica. Quando siamo tornati a Natale, ci siamo trovati molto bene all’Olimpia Skiworld, composto da nove comprensori sciistici per un totale di 300 chilometri di pista, tutti situati nei dintorni di Innsbruck e facilmente raggiungibili con uno skibus gratuito. Durante il soggiorno sciatori con maggiore esperienza mi hanno parlato molto bene di Axamer Lizum Bergbahnen, insignita del riconoscimento “Top of the Mountain Award 2013” come migliore stazione sciistica e penso che, quando ci tornerò, la proverò.

2. Natura incontaminata (bianca): a Innsbruck, e in particolare nei villaggi ad ovest, l’inverno dura a lungo. Per cui se anche voi non siete immuni al fascino di candide distese innevate, passeggiare lungo i percorsi con le racchette di neve è un’esperienza imperdibile. Il tempo durante il soggiorno ci è venuto incontro e ci ha permesso di spingerci lungo Lehnberghaus: 2 ore e mezzo di percorso di cui 1 ora e mezza in salita, al termine della quale la fatica è stata ripagata da una sensazione di serenità che mi ha cullato nei giorni a venire.

3. Pausa-Caffè: gli italiani, e ancora di più i napoletani, sono particolarmente esigenti in tema di caffè e di solito anche io sto ben attento all’estero quando devo introdurre caffeina liquida nel mio organismo. Ma a causa delle temperature basse e delle calorie bruciate durante la giornata, quello di ristorarsi in una caffetteria per un dolce break diventa una tappa obbligata. Le prime volte ho optato per tè e cioccolate calde, ma alla fine ho ceduto al richiamo della mia bevanda calda preferita e devo dire che ho apprezzato il tipico “verlängerte”, più liquido e meno forte dell’espresso napoletano, ma decisamente di compagnia, soprattutto se affiancato da una fetta di dolce e un buon libro.

4. La sfilata dei Krampus a Igls e Patsch: secondo la tradizione i Krampus sono diavoli travestiti che accompagnano San Nicolò. Anche se i miei compagni di viaggio hanno trovato abbastanza inquietanti le maschere tradizionalmente intagliate di questi uomini-caproni, da amante del folklore (con un certo gusto per il macabro) io ho particolarmente apprezzato questi costumi sofisticati e la suggestione mistica di questo corteo tenebroso che si svolge in prossimità del Natale!

5. Atmosfera: indipendentemente dal genere di vacanza e dagli interessi, ciò che maggiormente seduce il visitatore d’inverno in questi luoghi è l’atmosfera natalizia che pervade ogni angolo di città, ogni sentiero di montagna, ogni anfratto naturale. In particolare i mercatini di Natale, da quello più tradizionale del centro storico a quello organizzato nella Maria-Theresien-Straße, meritano almeno una suggestiva passeggiata!

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Nonostante non sia stata ancora ufficialmente decifrato, pare che sulla voluta ornamentale del Tettuccio d’oro un’incisione reciterebbe la seguente massima:

Vivi ogni istante, non perderti nessun ballo nella vita, tanto non potrai portare nulla con te!

Sicuramente nell’inarrestabile danza della vita un viaggio a Innsbruck è un ballo da provare, almeno una volta; se sono due è decisamente meglio.innsbruck

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