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Alcune curiosità su Bergamo, Capitale italiana della Cultura 2023 insieme a Brescia

by Paola Cambielli

Dopo aver reso omaggio ad alcune delle più note attrazioni artistiche e naturali di Brescia e dei suoi dintorni – ecco l’articolo per chi se lo fosse perso – ora è il turno di Bergamo, Capitale italiana della Cultura 2023 insieme a Brescia.

Lo vogliamo fare in un modo un po’ diverso, facendovi conoscere alcune curiosità su una delle città più generose e combattive d’Italia. Lo dimostra il fatto che si è candidata insieme alla sua storica rivale, seppellendo l’ascia di guerra, con l’obiettivo di unire i loro territori confinanti per stupire i turisti che vi si recheranno.  

#1 Bergamo, la “Città dei Mille”

No, non ci stiamo riferendo al tormentone estivo che ormai riecheggia in tutte le radio ma ai volontari guidati da Giuseppe Garibaldi durante la spedizione in Sicilia del 1860. Tra quel migliaio di combattenti, una buona fetta era composta da bergamaschi, che diedero un contributo importante alle lotte risorgimentali. Vedendo la loro dedizione alla causa, Garibaldi stesso definì Bergamo come la “Città dei Mille”. In onore del suo passaggio in città l’8 giugno 1859, è stato dedicato un monumento che oggi si trova, appunto, al centro della Rotonda dei Mille. Quel giorno è ancora impresso nella memoria della città e in particolare sulla facciata di Porta San Lorenzo, detta Porta Garibaldi. Quando la visiterete, ora farete caso alla targa che descrive il momento.

I bergamaschi, poi, non si fanno mancare proprio nulla riguardo a quello che succede in città e in provincia. Per rimanere costantemente aggiornati, dove trovano le notizie? Sulla storica rivista “Città dei mille”.

bergamo

#2 I sette colli di Bergamo

Pensavate che solamente Roma avesse questo privilegio? Invece no. Non tutti sanno che Bergamo e Cagliari sono le altre due città italiane che sorgono su sette colli. Percorrendo le mura che portano a Città Alta, inserita ufficialmente nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO, durante la salita si può ammirare un panorama che non vi farà rimpiangere il fatto di non aver preso la funicolare. Lo skyline naturale bergamasco è composto da:

  • Colle Aperto
  • Colle San Giovanni
  • Colle San Salvatore
  • Colle Rosate
  • Colle Gromo
  • Colle Santa Eufemia
  • Colle San Michele del Pozzo

Ma non solo. Se si esce dalla città e si raggiunge l’altopiano di Bossico, un piccolo comune nei pressi del Lago d’Iseo, si troverà un itinerario dedicato ai sette colli, costellato da incantevoli ville storiche che portano i nomi dei colli romani e dei luoghi legati alla vita di Garibaldi.

sette colli bergamo

#3 Le particolarità di Piazza Vecchia a Bergamo Alta

La città Alta è indubbiamente la zona più visitata della città, dove si concentrano la maggior parte delle bellezze artistiche e culturali. Quando ci arriverete – a piedi o con la funicolare – capirete la motivazione che ha portato il Governo a eleggere Bergamo Capitale italiana della Cultura 2023 insieme a Brescia. Nonostante sia il punto di riferimento, sono sicura che anche chi ha frequentato Piazza Vecchia per diverse volte non conosce almeno una di queste curiosità che vi sto per elencare.

Sui pilastri del Palazzo della Ragione, l’antica sede del Municipio, rivolti verso Piazza del Duomo è possibile ammirare ancora oggi i segni delle baionette lasciati dai soldati austriaci durante il periodo della dominazione sulla Lombardia. Sono dei veri e propri tagli che facevano prima di cominciare il turno di ronda.

bergamo

Inoltre, sul pavimento sotto i portici del Palazzo è presente una meridiana su cui è possibile cercare il proprio mese di nascita e segno zodiacale, oltre a seguire i movimenti del sole. Questa opera fu costruita nel 1798 dall’abate Giovanni Albricci insieme a Giuseppe De Vecchi e fu restaurata nel 1857, con qualche aggiunta. Magari ci abbiamo camminato sopra senza essercene nemmeno accorti.

meridiana bergamo

Mentre la cercate, girando per la piazza, vi imbatterete sicuramente in una delle case più strette del mondo. È difficilissima da vedere e si trova proprio di fianco al Palazzo della Ragione, adiacente al Caffè del Tasso 1476. Anche se non si conosce il motivo per cui è stata costruita in questo modo, è sicuramente una delle chicche più particolari e instagrammabili di Bergamo Capitale italiana della Cultura 2023.

Piazza Vecchia ha anche un appuntamento fisso che si presenta tutte le sere alle 22. La grande campana della Torre Civica, detta Campanone, invece di suonare i classici dieci rintocchi, ne scocca cento. Questa tradizione va avanti dal 1600 e all’epoca indicava l’inizio del coprifuoco. Vi sembra qualcosa di familiare?

#4 La stracciatella, il gelato bergamasco per eccellenza

Dopo aver camminato per le vie di Bergamo Capitale italiana della Cultura 2023 è arrivato il momento di una pausa. Ma non pensate di trovare a disposizione solo polenta taragna e casoncelli. Soprattutto nelle giornate più calde, qualcosa di fresco è d’obbligo. Che entri in scena la stracciatella! Scommetto che non vi aspettavate che uno dei pezzi forti della città fosse proprio un gelato. Il suo creatore, il pasticcere Enrico Panattoni, negli anni ’40 dalla natia Toscana si trasferì a Bergamo, dove rilevò il bar “La Marianna”. Uno dei piatti più ordinati dai clienti era la stracciatella alla romana ma lui voleva stupirli anche con un dolce. Fu così che nel 1961 nacque il gelato alla stracciatella.

stracciatella bergamo

Se vorrete dedicare un weekend all’esplorazione delle bellezze di Bergamo Capitale italiana della Cultura 2023, partendo da Milano è comodissima da raggiungere. Ed è esattamente equidistante da sua sorella “la Leonessa” Brescia.

Conoscete altre curiosità?

Lo spazio per i commenti è a vostra disposizione.

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