Home AuthorGabriella Di Leva È possibile guarire dalla cefalea? Sintomi e tipologie di mal di testa!
cefalea

È possibile guarire dalla cefalea? Sintomi e tipologie di mal di testa!

di Gabriella Di Leva

Cefalea: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità quasi il 50% della popolazione ne ha sofferto nell’ultimo anno e la gran parte, pur assumendo farmaci, non si è mai rivolta a un medico.

Non è corretto soffrirne.
Non è vero che non si può trattare.
Non tutti i mal di testa sono uguali!

Quali e quanti tipi di cefalea esistono?

La cefalea può essere di tipo primario e secondario.

Quelle primarie (a grappolo, emicrania e da tensione) sono scatenate dall’interazione di più elementi, tra cui:

  • stress fisico ed emotivo,
  • digiuno prolungato,
  • posture scorrette,
  • variazioni ormonali,
  • consumo di determinati alimenti,
  • sbalzi climatici,
  • alterazioni del ritmo sonno-veglia.

Mal di testa da tensione 

È la forma più frequente. Colpisce più le donne. Dura da 30 minuti a 7 giorni. Il dolore è persistente, non pulsante, di lieve o media intensità, solitamente interessa la nuca e si estende anche alle spalle. Può essere sordo, “a fascia”, a “casco” o come un cerchio che stringe. L’attività fisica non peggiora la sintomatologia.  I fattori scatenanti sono soprattutto stress, posture scorrette oppure scomode, specialmente se mantenute per periodi prolungati, ansia e depressione, abuso di farmaci analgesici, bruxismo (il digrignamento dei denti).

Emicrania

Le donne sono più colpite degli uomini. Spesso confusa con mal di testa da tensione, è la seconda forma più comune. Il dolore è pulsante, colpisce un solo lato della testa, fronte e tempie, dura da poche ore a due tre giorni. Peggiora con il movimento, tende a sorgere nella parte anteriore o su un lato della testa, aumenta progressivamente. Si accompagna ad altri sintomi come nausea, fastidio per la luce, dolore addominale, sudorazione, brividi, pallore. Nella forma con aura compaiono segni reversibili (di solito disturbi caratteristici della vista) che precedono la crisi.

Cefalea a grappolo 

È la forma più rara, che colpisce prevalentemente gli uomini, dura da 15 minuti a tre ore può ripetersi nella giornata. L’età media è 28-30 anni, anche se può iniziare nell’infanzia. Il dolore tipico colpisce un solo lato della testa, è molto intenso, a tratti lancinante tagliante o bruciante, intorno all’occhio e allo zigomo e può irradiarsi a tempia, naso, mandibola, arcata dentaria o mento. Con lacrimazione, naso che cola, arrossamento di occhi e volto. Gli attacchi si verificano in maniera regolare “grappoli” di settimane o mesi che si alternano a lunghi periodi di remissione. I fattori scatenanti: stress, emozioni intense, fumo, alcol, farmaci, jet-lag, alterazione del ritmo sonno-veglia.

Le forme secondarie, invece, sono la conseguenza di problematiche precise:

  • sinusite,
  • tumori cerebrali,
  • ipertensione arteriosa,
  • febbre,
  • glaucoma,
  • traumi cranici,
  • problemi alla vista.

Anche il consumo o la sospensione di particolari sostanze quali alcolici, caffeina e alcuni tipi di farmaci (es. abuso di analgesici o vasodilatatori) possono innescare le forme secondarie.

CEFALEE – I MIEI TIPS

Se pensi di soffrire di cefalea, prova a scrivere un diario indicando

  • data orario e durata
  • intensità 1-10
  • localizzazione (es. metà volto, tempie… )
  • circostanze di insorgenza (rispetto ciclo, pasti, sonno, attività fisica)
  • sintomi associati,
  • particolari cibi o farmaci assunti prima e dopo,
  • peggioramenti, miglioramenti, circostanze che lo fanno modificare (es. luce rumori farmaci movimento)

Questo aiuterà a riconoscere i fattori scatenanti, a effettuare la diagnosi specifica e ad indirizzare il trattamento più indicato. Conoscere i fattori scatenanti e banalmente evitarli può rappresentare la ‘cura’ più efficace (nonché la più semplice da applicare).

Per curare efficacemente è indispensabile una diagnosi specifica della tipologia, per intervenire in modo corretto con farmaci o altri approcci terapeutici mirati (cura preventiva, o con una terapia che va iniziata quanto prima all’insorgenza del dolore o dei segni premonitori).

Ricorda che

puoi assumere analgesici non appena compare il dolore, ma… non abusarne!

È importante rivolgersi a centri cefalea accreditati.

You may also like

Leave a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.