Se non hai ancora scelto la prossima meta per una fuga culturale in una città europea, visitare Madrid in 3 giorni è un’ottima soluzione.
Sinceramente non mi aspettavo che la capitale spagnola fosse così gettonata! Sarà perché ci vogliono circa 2 ore e 30 minuti di volo da Milano, Napoli e Roma? O perché è stata la location dell’amatissima serie (da me, in primis) “La casa di carta”? Comunque, l’ho trovata molto più animata rispetto a quando ero stata la prima volta nel 2008.
Dedicare 3 giorni alla visita di Madrid è il modo perfetto per girarla con calma, senza stress. Ecco un excursus di cosa fare, vedere e mangiare per gustarsela nel migliore dei modi.
Le attrazioni immancabili
Se è la prima volta che vieni, non puoi non inserire nella lista i monumenti e i luoghi principali:
- Plaza Mayor, la piazza porticata più famosa della città (con la statua di Filippo III).
- Puerta del Sol, un altro centro nevralgico dove si intersecano le vie più note. È proprio qui che ogni Capodanno i madrileños si trovano per festeggiare il nuovo anno mangiando i 12 chicchi d’uva al ritmo dei rintocchi scanditi dall’orologio dell’edificio della Real Casa de Correos.
- Il Paseo del Arte, dove si trovano – uno dopo l’altro – i 3 musei principali: il Prado, il Reina Sofía e il Thyssen-Bornemisza. La “crème della crème” spagnola – e non solo – ti aspetta per farti ammirare tutta la sua maestria in fatto di pittura e scultura. Salvador Dalí, Joan Miró, Diego Velázquez, Francisco Goya e Pablo Picasso con la sua imponente “Guernica”, tanto per citarne alcuni.
- Parque del Retiro, il polmone verde della capitale. Dopo essersi riempiti gli occhi di opere meravigliose, è il posto giusto per rilassarsi passeggiando in mezzo alla natura. Ben 125 ettari e 15.000 alberi! All’uscita, nella parte nord puoi trovare la Puerta de Alcalá e, poco più avanti, Plaza Cibeles, con la sua fontana neoclassica.
- La Gran Vía, paragonabile alla “Corso Buenos Aires” milanese o alla “Via Toledo” napoletana, dove fare un po’ di shopping camminando da Plaza Cibeles fino a Plaza de España.
- Il Palazzo Reale con il vicino – anzi, dirimpettaio – Teatro Reale e la gotica Catedral de la Almudena. Un trittico maestoso che ruota tutto intorno alla Plaza de Oriente, che ti farà scoprire i segreti dei Reali di Spagna e di uno dei teatri più importanti d’Europa.
Questo è l’itinerario classico ma, in 3 giorni, di cose se ne possono ancora fare.
Perdersi nelle vie dei quartieri antichi
Quale modo migliore per entrare nell’anima di una città se non addentrarsi nelle sue viuzze? Nonostante Madrid colpisca subito per i suoi palazzi imponenti e signorili, ha anche un lato più nascosto e verace, testimonianza di una storia variegata e multietnica. Una doppia anima, quindi, che si divide tra la nobiltà e il popolo.
Basta uscire un attimo dalla Gran Vía o dalla Calle Mayor per imbattersi in questi quartieri:
- Lavapiés. Situato nella zona sud-est (in corrispondenza del Museo Reina Sofía), è l’antica zona ebraica. Il curioso nome deriva dalla presenza di una fontana, dove la popolazione ebraica era solita lavarsi i piedi prima di accedere al luogo di culto, la sinagoga. Il dedalo di viuzze l’ha trasformato nel quartiere più popolare del centro, dove oggi sono presenti ben 88 nazionalità.
- La Latina. Subito adiacente a Lavapiés, ancora conserva le tracce della Madrid medievale, come i resti delle mura che cingevano il primo nucleo urbano. Ma il punto di forza è la ricca presenza di mercati, dovuta all’antica tradizione commerciale. Era, di fatto, il quartiere dove alloggiavano i venditori che giungevano in città.
- Barrio de las Letras. In due parole, è il quartiere letterario. Proprio qui vissero alcuni degli scrittori più importanti del Secolo d’Oro della Spagna – il periodo di massimo splendore tra il 1500 e 1600 – come Lope de Vega e Miguel Cervantes. In Calle del León n°7 è possibile ancora oggi ammirare la casa natale di quest’ultimo.
- Malasaña. Situata a nord della Gran Vía, è la zona alternativa, della movida, molto frequentata dai giovani. Non si può restare indifferenti al suo fascino bohémien e al tripudio di bar, ristoranti e centri culturali che la caratterizzano. Il bello è che questi quartieri si trovano tutti nel centro cittadino, fatto a misura d’uomo, dove – a differenza di altre città – non è sempre necessario spostarsi con i mezzi pubblici. Se ami camminare, Madrid fa proprio al caso tuo!
Restare a Madrid 3 giorni significa anche conoscere la città da un altro punto di vista. Ecco alcune curiosità che te la faranno apprezzare ancora di più:
#1 Fare un aperitivo in terrazza
Lo sapevi che la capitale spagnola è famosa per i suoi rooftop? Ora che arriva la bella stagione, perché non sfruttare le sue tante terrazze per rilassarsi ammirando la città dall’alto, magari gustando delle tapas?
#2 Trovarsi proprio nel centro della Spagna
“Tutte le strade portano a Roma”. Anzi, per gli spagnoli sarebbe “Tutte le strade portano a Madrid”. Sì, perché in Puerta del Sol si trova la targa che segna il km 0, ovvero il punto da cui parte l’intera rete viaria spagnola. Se mentre passeggi per la piazza vedi gruppi di persone che fotografano un punto del pavimento, ora sai perché lo fanno.
#3 Fotografare “el oso y el madroño”
Che tradotto vuol dire “l’orso e l’albero di corbezzolo”. È la statua-simbolo di Madrid. Dove la puoi ammirare? Sempre in Puerta del Sol.
#4 Trovare un giardino tropicale prima di salire su un treno
Fare una sosta nella Stazione Ferroviaria di Atocha non significa solo entrare nella stazione più antica della capitale ma anche scoprire in un vero e proprio giardino tropicale. È composto da più di 500 specie, tra cui piante esotiche provenienti da India, Cina e Australia.
E se ci viene fame?
In Spagna, “ir de tapas” è praticamente obbligatorio. Ma da Madrid non si può andare via senza aver provato:
- Il bocadillo de calamares, ovvero il tipico panino ripieno di anelli di calamari fritti. Nonostante si debbano evitare le zone troppo turistiche per non cadere nelle classiche trappole, l’ho mangiato in un barettino tipico proprio accanto a Plaza Mayor. A soli 4,50€!
- I churros accompagnati da una bella cioccolata calda (sì, anche in estate!).
- Il cocido madrileño. È una specie di stufato fatto con diversi tipi di carne, insaccati e verdure, in brodo. L’ho voluto provare, ma è solo per stomaci forti
Consiglio: i mercati in Spagna sono degli ottimi luoghi dove provare piatti della cucina locale. Fermati pure, ma non lasciarti ingannare dal Mercado de San Miguel. Molto bello ma altrettanto affollato nei weekend (non si riesce nemmeno a camminare!) e, soprattutto, i prezzi sono cari. Quindi, meglio fermarsi altrove.
L’unica cosa che ti rimane da fare, ora, è iniziare a organizzare il prossimo viaggio. Magari proprio 3 giorni a Madrid?